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Francesca Silvera

L'azione protettiva dei polifenoli


I polifenoli sono una vasta classe di composti ampiamente distribuita nel mondo vegetale. Tali sostanze proteggono la pianta da eventuali stress esterni e le conferiscono il colore. Si suddividono in sottoclassi a seconda della loro struttura chimica; si hanno quindi acidi fenolici, flavonoidi, tannini, stilbeni, cumarine.

Diversi studi (epidemiologici, in vitro e in vivo) evidenziano che alimenti e bevande ricchi in polifenoli esercitano un effetto protettivo nei confronti di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, obesità, cancro e malattie neuro-degenerative (Singh et al., 2016; Bertoia et al., 2016; Guash-Ferré et al., 2017; Niedzwiecki et al., 2016; Monsalve et al., 2016; Hernandez-Alonso et al., 2017).

Si è visto, ad esempio, che i polifenoli presenti nel cacao migliorano le condizioni dell’endotelio dei vasi, abbassano la pressione e aumentano la vasodilatazione poiché interagiscono con il metabolismo dell’ossido nitrico nell’endotelio dei vasi sanguigni (Williamson, 2017).



In diversi studi in vitro si è visto che la quercetina (che si trova ad esempio in cipolla, mele, mirtilli, radicchio) inibisce alcuni enzimi, quali α-amilasi e dell'α-glucosidasi, e la lipo-perossidazione nel tessuto epatico e questa azione potrebbe spiegare il suo effetto protettivo nei confronti del diabete. Inoltre, si è visto che l'acido ellagico è in grado di diminuire il livello di infiammazione cronica e migliorare, quindi, i sintomi di insulino-resistenza, diabete mellito di tipo 2 e dislipidemia (Hernandez-Alonso et al., 2017).

In uno studio in vivo su ratti diabetici e non diabetici, si è visto che gli antiossidanti presenti nel mirtillo, di cui i polifenoli rappresentano la quota preponderante, esercitano un effetto neuro-protettivo sui neuroni dell'ippocampo grazie ad un aumentato rilascio di neurotrasmettitori e ad una riduzione dei livelli di ROS (le specie reattive dell’ossigeno responsabili dell’ossidazione) nel cervello (Matysek et al., 2017).

Un altro studio in vitro su cellule corticali di ratto ha evidenziato che estratti di bacche ricche di antocianine e flavonoli posseggono proprietà neuroprotettive, poiché in grado di proteggere le cellule corticali da danni da trauma meccanico (Hossain et al., 2016). Inoltre, da diversi studi in vivo su ratti, è emerso che diete arricchite di bacche, quali mora e mirtillo con un contenuto elevato di polifenoli, sono in grado di migliorare la memoria e la coordinazione motoria (Kelly et al., 2018).

Inoltre, diversi studi epidemiologici hanno evidenziato un'associazione fra il consumo di tè verde, bevanda in cui la componente bioattiva è rappresentata da polifenoli, quali catechina, epigallocatechin-gallato, epicatechina, quercetina, miricetina e camferolo, e una migliore capacità cognitiva e un minore rischio di malattie neurodegenerative in soggetti anziani (Polito et al., 2018).

Gli effetti protettivi di queste sostanze possono essere spiegati da molteplici meccanismi.

I polifenoli sono potenti sostanze antiossidanti, poiché neutralizzano le specie reattive dell'ossigeno, si legano agli ioni metallici e inibiscono l'ossidazione di varie molecole (DNA, LDL, proteine etc.).

Si è visto, inoltre, che i polifenoli interagiscono e influenzano diversi processi cellulari quali la proliferazione, l’apoptosi, l’angiogenesi, l’espressione di recettori e di fattori di trascrizione, la sintesi di ormoni e l’infiammazione. I polifenoli, quindi, possono inibire la crescita del tessuto adiposo regolando il metabolismo delle cellule adipose e possono migliorare il controllo glicemico (sembra che favoriscano l'entrata del glucosio nelle cellule del tessuto muscolare e nelle cellule adipose) e la produzione di insulina (Raiola et al., 2017).

Invece, nelle cellule cancerose diversi polifenoli sembrano inibire l’entrata di glucosio nelle cellule (Keating e Martel, 2018). Inoltre, l'epigallocatechingallato, il resveratrolo e la curcumina inibiscono l'attività della telomerasi, un enzima chiave in molte forme tumorali che favorisce la crescita cellulare “illimitata” (Eitsuka et al., 2018).

I polifenoli possono, poi, esercitare degli effetti anti-amiloide agendo su diversi meccanismi cellulari e proteggere, quindi, nei confronti del morbo di Alzheimer (Polito et al., 2018).

Inoltre, i composti fenolici possono proteggere dall’insorgenza e dallo sviluppo di malattie croniche anche grazie all’interazione con il microbiota. Nell’intestino, infatti, l’interazione polifenoli-microbiota puo’ portare da un lato a variazioni della bio-attività di tali sostanze che vengono metabolizzate dai microrganismi, dall’altro a influenzare la composizione stessa del microbioma, un aspetto importante che potrebbe modulare la crescita di cellule tumorali e altri processi infiammatori.

Un altro possibile meccanismo d’azione riguarda l’interferenza dei composti fenolici nell’espressione dei geni attraverso i meccanismi epigenetici di metilazione del DNA, modificazione degli istoni, degli RNA non codificanti.

BIBLIOGRAFIA

  • Bertoia L. M. et al., Dietary flavonoid intake and weight maintenance: three prospective cohorts of 124 086 US men and women followed for up to 24 years. BMJ. 2016; 352: i17.

  • Eitsuka T. et al., Modulation of Telomerase Activity in Cancer Cells by Dietary Compounds: A Review. Int J Mol Sci. 2018; 6;19(2).

  • Guasch-Ferré M. et al., Dietary Polyphenols, Mediterranean Diet, Prediabetes, and Type 2 Diabetes: A Narrative Review of the Evidence, Oxidative Medicine and Cellular Longevity. Oxid Med Cell Longev. 2017; 6723931

  • Hernández-Alonso P., Nuts and Dried Fruits: An Update of Their Beneficial Effects on Type 2 Diabetes. Nutrients. 2017; 9(7): 673.

  • Hossain M. Z. et al., Chemical Analysis of Extracts from Newfoundland Berries and Potential Neuroprotective Effects. Antioxidants (Basel). 2016; 5(4): 36.

  • Keating E., Martel F., Antimetabolic Effects of Polyphenols in Breast Cancer Cells: Focus on Glucose Uptake and Metabolism. Front Nutr. 2018; 5:25.

  • Kelly E. et al., Biochemical Properties and Neuroprotective Effects of Compounds in Various Species of Berries. Molecules. 2018; 23, 26.

  • Matysek M. et al., Effect of feeding with bilberry fruit on the expression pattern of αCaMKII in hippocampal neurons in normal and diabetic rats. Pol J Vet Sci. 2017; 20, 2, 313–319.

  • Monsalve B. et al., Mechanisms of Endothelial Protection by Natural Bioactive Compounds from Fruit and Vegetables. An Acad Bras Cienc (2017) 89 (1 Suppl.).

  • Niedzwiecki A. et al., Anticancer Efficacy of Polyphenols and Their Combinations. Nutrients. 2016; 8, 552.

  • Polito C. A. et al., Association of Tea Consumption with Risk of Alzheimer’s Disease and Anti-Beta-Amyloid Effects of Tea. Nutrients. 2018; 10(5): 655

  • Raiola et al., Bioactive Compounds in Brassicaceae Vegetables with a Role in the Prevention of Chronic Diseases. Molecules. 2017;23(1). pii: E15.

  • Singh C. K. et al., Combination Chemoprevention with Grape Antioxidants. Mol Nutr Food Res. 2016; 60(6): 1406–1415.

  • Williamson G., The role of polyphenols in modern nutrition. Nutr Bull. 2017; 42(3): 226–235.

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