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Francesca Silvera

I fitonutrienti: un prezioso aiuto


Verdure e vegetali essenziali per arricchire la dieta di fitonutrienti preziosi
Vegetali ricchi di fitonutrienti

I fitonutrienti o fitochimici sono sostanze biologicamente attive presenti nel mondo vegetale. Tali sostanze, grazie alla loro attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale, sono responsabili di un’importante parte dell’effetto benefico esercitato da un’alimentazione ricca di vegetali nei confronti delle malattie cronico degenerative.

Ad oggi sono stati identificati oltre 20.000 fitonutrienti. Le principali classi di fitochimici sono rappresentate da:

- Il gruppo dei polifenoli (acidi fenolici, flavonoidi, tannini, stilbeni, cumarine);

- Il gruppo dei carotenoidi (β-carotene, γ-carotene, β-criptoxantina, licopene, luteina)

- i composti organici solforati, rappresentati dai glucosinolati e dagli isotiocianati.

I polifenoli sono sostanze dall'attività antiossidante e anti-invecchiamento che contrastano le reazioni di ossidazione che avvengono nell’organismo. I polifenoli, infatti, bloccano alcune sostanze che danno il via o favoriscono i processi ossidativi: in particolare, neutralizzano le specie reattive dell'ossigeno, sequestrano gli ioni metallici (gli ioni metallici favoriscono le reazioni di ossidazione) e inibiscono l'ossidazione del colesterolo LDL, la forma di colesterolo correlata alle malattie cardiovascolari.

I carotenoidi sono anch'essi antiossidanti e neutralizzano i radicali liberi e l'ossigeno singoletto, sostanze reattive responsabili dei processi di ossidazione.

I glucosinolati inibiscono l'invasività di cellule cancerose umane in vitro e regolano l'attività degli enzimi implicati nelle reazioni di detossificazione.

Oltre a queste tre classi, tra i fitochimici vengono inclusi anche i fitosteroli e i nitrati (Blekkenhorst et al., 2018).

Ogni vegetale, frutto, cereale integrale o legume è caratterizzato da un profilo differente di fitonutrienti, la cui composizione può essere influenzata da diversi fattori, quali la varietà o la specie, la regione geografica di provenienza, la stagione di crescita e le operazioni post raccolta e di trasformazione del vegetale, del legume o del cereale stesso. Inoltre, i fitonutrienti si distribuiscono e si concentrano in maniera diversa nelle diverse parti e nei diversi distretti dell’alimento vegetale (organi, tessuti e cellule).


Qui di seguito sono riportati i principali fitochimici per ogni gruppo vegetale (Blekkenhorst et al., 2018; Zhang et al., 2015; Liu, 2013).


Gruppo vegetale:

Crucifere (Broccolo, Cavolfiore, Cavoletti di Bruxelles, Cappuccio, Rucola, Ravanello)

Fitochimici:

Isotiocianati e glucosinolati; Vitamina E, C, Carotenoidi (luteina e beta carotene, zeaxantina); Flavanoli (quercetina e campferolo); Flavanoni (naringenina)


Gruppo vegetale:

Verdura a foglia verde (Lattuga, Spinaci)

Fitochimici:

Flavanoli (quercetina e campferolo); Carotenoidi (luteina, beta carotene)


Gruppo vegetale:

Vegetali di colore giallo-arancio-rosso (Pomodoro, Carota, Zucca, Patata Dolce, Peperone, Arancia)

Fitochimici:

Carotenoidi (licopene, alfa carotene, beta carotene, criptoxantina)


Gruppo vegetale:

Legumi (Fagioli, Lenticchie, Ceci, Soia, Piselli)

Fitochimici:

Isoflavoni, Saponine, Flavanoli (quercetina), Lignani


Gruppo vegetale:

Allium (Aglio, Cipolla, Porro)

Fitochimici:

Flavanoli (quercetina, camferolo), Composti organosolfuri (isoallina, allicina, alliina)


Gruppo vegetale:

Cereali (Riso nero, riso rosso, riso viola, grano integrale)

Fitochimici:

Flavoni, Tannini, Acido ferulico



Azione dei fitonutrienti nella prevenzione delle patologie cronico degenerative, quali obesità, malattie cardiovascolari, diabete, cancro, malattie neurologiche

Negli ultimi anni si è visto che i fitonutrienti, oltre a contrastare l’ossidazione grazie alle proprietà antiossidanti, sono in grado di regolare alcuni processi cellulari: essi, infatti, influenzano l'espressione genica e le reazioni a cascata di trasmissione del segnale. Ciò è reso possibile dall'interazione del fitochimico con particolari molecole bersaglio, che a loro volta attivano dei processi cellulari a vari livelli. I fitochimici possono così portare ad una regolazione degli enzimi che metabolizzano i farmaci ed altre sostanze estranee (additivi, pesticidi, inquinanti etc.), all'induzione dell'apoptosi (la forma di morte cellulare programmata e controllata, processo fondamentale per controllare la proliferazione cellulare), all'inibizione della divisione cellulare, all'arresto del ciclo cellulare, all'induzione della differenziazione cellulare, a una maggiore stabilità genomica, all'inibizione di alcune fasi della crescita tumorale quali la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi), le fasi di invasione e di metastasi, alla modulazione dell'infiammazione, alla regolazione dei recettori e del metabolismo ormonale, ad effetti antibatterici e antivirali (Van Breda e De Kok, 2018; Liu, 2013).

Obesità, malattie cardiovascolari, cancro, diabete e malattie neurologiche sono caratterizzate da alterazioni dei mitocondri, stress ossidativo e stato infiammatorio, condizioni che rivestono un ruolo importante nella nascita e nello sviluppo di tali patologie (Camps e Garcia-Heredia, 2014). Di conseguenza il patrimonio antiossidante e antinfiammatorio derivante dal consumo di alimenti vegetali ricchi di fitonutrienti può avere un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento delle patologie cronico degenerative anche grazie alle sinergie che si creano fra i diversi fitochimici o principi attivi.

Azione sinergica fra vari fitochimici

L’assunzione di fitonutrienti attraverso i prodotti vegetali fa in modo che questi agiscano insieme e in maniera sinergica/additiva.

Diversi studi in vitro e in vivo su animali effettuati su miscele di polifenoli e carotenoidi dimostrano che le miscele di tali composti, dal potere antiossidante e antinfiammatorio, agiscono sinergicamente e con maggiore efficacia rispetto al singolo principio. Si è vista una maggiore efficacia nell’inibizione della proliferazione e della crescita di cellule tumorali di cancro; nell’inibizione della produzione di ossido nitrico, prostaglandine e superossido, grazie all'inibizione di mediatori proinfiammatori, NADH ossidasi e TNF-α; nell’indurre l'apoptosi delle cellule tumorali; nel promuovere l'espressione genica di determinanti sistemi antiossidanti cellulari e di fattori anti-tumorali; nell’inibizione dell'adipogenesi.

Un modello alimentare basato su un’ampia varietà di alimenti vegetali integrali, quindi, è in grado di apportare un complesso mix di fitochimici dall’effetto sinergico e in concentrazioni benefiche e non tossiche per l’organismo, come invece può accadere attraverso il consumo di integratori.

L’assunzione di fitonutrienti attraverso una dieta ricca di prodotti vegetali in cui essi sono naturalmente presenti risulta, quindi, sicuramente più efficace e più sicura rispetto all’assunzione di integratori (Liu, 2013): anche in questo caso, gli integratori specifici non possono sostituire un’alimentazione bilanciata ed il consumo di una importante varietà di alimenti vegetali.


BIBLIOGRAFIA

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