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Francesca Silvera

Alimentazione in gravidanza e allattamento: a quali micronutrienti fare attenzione

In gravidanza e allattamento è importante seguire un'alimentazione capace di fornire tutti i minerali e le vitamine di cui mamma e feto o bambino hanno bisogno. Vediamo a cosa bisogna fare attenzione.


Donna in allattamento e l'importanza dei micronutrienti per donna e bambino
Importanza dei micronutrienti in allattamento

Oltre a proteine, carboidrati, lipidi, è di fondamentale importanza garantire un adeguato apporto di alcuni micronutrienti quali ferro, iodio, calcio, zinco, vitamina D, folati, vitamina B12.


Minerali


Il ferro è un elemento importante per diverse funzioni biologiche nel corpo umano. In particolare, è essenziale per la produzione di emoglobina, nonché per la sintesi di mioglobina e collagene. Il ferro gioca anche un ruolo cruciale nei processi di respirazione cellulare e nel metabolismo degli acidi nucleici.

Un apporto di ferro inadeguato causa anemia, rischio di parto prematuro, basso peso alla nascita ed emorragie post-partum in caso di carenza, mentre può causare eccessivo stress ossidativo se assunto in eccesso. Di conseguenza, l’apporto raccomandato di ferro è di 27 mg al giorno (SINU, 2014).


Il nostro organismo ha bisogno di iodio per garantire la corretta funzione della ghiandola tiroidea in quanto è necessario per la sintesi degli ormoni tiroidei, responsabili di importanti funzioni nel corpo umano, quali lo sviluppo del sistema nervoso centrale e dello scheletro, il controllo della temperatura corporea e il metabolismo di zuccheri, grassi e proteine. E’ inoltre fondamentale per lo sviluppo neurologico nell’infanzia.

Una carenza di iodio porta ad un’insufficiente sintesi degli ormoni tiroidei, ad un aumento del TSH e al gozzo. Le principali fonti di iodio sono pesce, molluschi, alghe, uova, latte e carne. Il fabbisogno quotidiano di iodio per un adulto si attesta intorno ai 150 µg e in gravidanza aumenta del 50%, poiché lo iodio materno è necessario anche per la produzione degli ormoni tiroidei del feto.


Un pasto con una varietà di alimenti assicura minerali e vitamine in gravidanza e allattamento
Minerali e vitamine in gravidanza e allattamento: la varietà nel piatto

Lo zinco è coinvolto in diversi processi metabolici quali reazioni enzimatiche, meccanismi di regolazione dell’espressione genica e vie di segnalazione cellulare. La carenza acuta di zinco è rara, mentre è più diffusa una carenza subclinica. Lo zinco si trova principalmente in carne, pesce, molluschi, mentre nei vegetali risulta essere meno biodisponibile e in quantità inferiore: le diete a base vegetale, quindi, corrono il rischio di essere carenti di zinco e pertanto vanno bilanciate in maniera attenta. Tale considerazione è ancora più rilevante per il periodo della gestazione e dell’allattamento, dove i bisogni di tale elemento sono più elevati.


Il calcio è essenziale per un adeguato livello di mineralizzazione dello scheletro ed è essenziale per lo sviluppo del feto. Inoltre, un appropriato introito di calcio è associato ad un più efficace controllo della pressione sanguigna, ad un più alto peso alla nascita e ad un più basso rischio di parto prematuro. Le maggiori fonti di calcio sono i latticini, l’acqua minerale, i cereali e alcuni vegetali. Nel corso della gravidanza e dell’allattamento i fabbisogni di calcio aumentano da 50 mg a 330 mg al giorno, tanto che l’assunzione raccomandata è di 1200 mg al giorno (SINU, 2014).


Vitamine


Assieme al calcio devono essere garantiti anche i livelli di vitamina D, implicata in vari processi metabolici quali omeostasi del calcio, modulazione del sistema immunitario e del metabolismo delle citochine. La carenza di vitamina D nella dieta materna è associata ad aumentato rischio di gestosi e di diabete gestazionale e scarso sviluppo dello scheletro, allergie e infezioni respiratorie e basso peso nei primi anni di vita del bambino.

Il livello di assunzione raccomandata per la vitamina D per gravidanza e allattamento è di 15 μg (SINU, 2014).


Un'altra vitamina di cruciale importanza per lo sviluppo del feto è l’acido folico. I folati intervengono nella sintesi degli acidi nucleici, della metionina e nel metabolismo di altri amminoacidi. Le principali fonti di folati sono costituite da vegetali a foglia verde, cereali, frutta. Una carenza di folati si traduce in anemia, bassi livelli di piastrine e leucopenia. Nel feto aumenta il rischio di difetti del tubo neurale tanto che se ne consiglia l’integrazione in gravidanza. I livelli di assunzione raccomandata in gravidanza sono di 600 μg al giorno e di 500 μg al giorno durante l’allattamento (SINU, 2014).


Infine, è necessario prestare attenzione al fabbisogno ed ai livelli di vitamina B12.

Le carenze di vitamina B12 e di folati sono associate ad obesità, steatosi epatica e un rischio maggiore di incorrere nella sindrome metabolica. In particolare, un basso livello di vitamina B12 in gravidanza è associato a condizioni di sovrappeso, resistenza insulinica e diabete gestazionale. Inoltre, un basso livello materno di vitamina B12 è associato a più alti livelli di trigliceridi sia nel sangue materno che del cordone ombelicale e ad una più alta resistenza insulinica nei bambini di 6 anni. In vitro si è visto che bassi livelli di B12 aumentano la sintesi di acidi grassi e causano una diminuzione della loro ossidazione portando ad un disequilibrio nel metabolismo dei grassi (Boachie J et al. 2021). Al contrario, un adeguato apporto di vitamina B12 è associato ad una riduzione di anemia megaloblastica, del rischio di nascita pretermine, di peso e lunghezza bassi alla nascita, e di problemi vascolari placentari (Ho, Flinn, Pasupathy, 2016).

Le fonti alimentari di vitamina B12 sono i prodotti di origine animale, quale carne, pesce, crostacei e molluschi, uova e prodotti lattiero-caseari. La vitamina B12 non è presente nei prodotti di origine vegetale. Di conseguenza, tutti i vegetariani ed i vegani, ed ancor di più le donne vegetariane e vegane in gravidanza ed allattamento devono avere una particolare attenzione alla vitamina B12 ed alla sua integrazione. L’assunzione della vitamina B12 attraverso integratori va effettuata in modo continuativo e non a cicli di qualche mese.


In conclusione, una dieta bilanciata in gravidanza ed allattamento tiene conto del fabbisogno di alcuni micronutrienti quali ferro, iodio, calcio, zinco, e di vitamina D, folati e vitamina B12 ed è fondamentale per assicurare una gravidanza serena ed il corretto sviluppo del bambino anche dopo la sua nascita.Infine, un adeguato apporto di vitamina B12 è associato ad una riduzione di anemia megaloblastica, nascita pretermine, bassi peso e lunghezza alla nascita, problemi vascolari placentari (Ho, Flinn, Pasupathy, 2016).

BIBLIOGRAFIA

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